• Recipiente di legno con all'interno polpa di pomodoro

    Linee complete per la produzione della polpa di pomodoro

La polpa di pomodoro si ottiene direttamente dal pomodoro fresco triturato, dopo aver separato le bucce e provveduto all’eliminazione di parte dell’acqua di costituzione. I frutti destinati alla trasformazione in polpa devono possedere qualità simili a quelli previsti per i pelati, ovvero con ridotti contenuti di semi e maggiore consistenza.

In questo caso, sono da preferire principalmente pomodori tondi, che si prestano a diversi tipi di lavorazione, di taglio o pressatura, a seconda che si voglia commercializzare un prodotto come triturato, polpa, cubettato o fette.

Meno liquida e più corposa della passata, la polpa di pomodoro è protagonista di tante ricette in cucina, dai sughi ristretti alle focacce ripiene, dai “calzoni” ai gratin di verdure fino alle zuppe. Tra le stime anche il residuo zuccherino del frutto. Si effettua poi una serie di lavaggi a getti d’acqua e in vasche per eliminare le sostanze estranee, derivanti dalle operazioni di raccolta, parti vegetali verdi e le bacche non idonee.

| Come viene prodotta la polpa di pomodoro?


La prima fase di lavorazione della polpa di pomodoro è identica a quella della produzione delle altre conserve. Si va, ovvero, dal ricevimento della materia prima alla valutazione della stessa, secondo regole stabilite fra i produttori agricoli e le aziende di trasformazione, come le percentuali di prodotti estranei consentiti (ad esempio frutti non maturi, terra e altro) e quelle di frutti con parziali difetti.

Un’operazione altrettanto importante è la cernita, sia manuale che attraverso selezionatrici ottiche al fine di eliminare i pomodori alterati, che potrebbero compromettere la qualità della conserva. Da queste fasi preliminari si passa alla lavorazione specifica per la produzione della polpa.

Dai frutti alla polpa di pomodoro

I frutti idonei alla lavorazione vengono sottoposti al processo di pelatura attraverso l’utilizzo di pelatrici termo fisiche sottovuoto e in seguito trasferiti ai macchinari separapelli, prima di una ulteriore e finale cernita finalizzata a ispezionane ed eliminare eventuali pomodori non conformi o anche residui di pelli rimasti attaccati al prodotto. La materia prima trattata, grazie a nastri trasportatori, arriva poi alle polpatrici.

| Le tecnologie di Ing.A.Rossi per la polpa di pomodoro


Le tecnologie proposte da Ing. A. Rossi trasformano il pomodoro in polpa attraverso un processo di estrusione e sono volte alla miglior consistenza e omogeneità dimensionale del prodotto. Anche i trattamenti termici sono ottimizzati al fine di preservare le qualità organolettiche della polpa. La materia prima arriva direttamente dalla cernita e può andare ad alimentare la pelatrice o direttamente la scottatura.

Si procede poi con il taglio a fette uniformi, prima lievemente pressate e poi estruse, con la separazione dei semi e delle pelli. La polpa ottenuta viene inviata infine alla sgrondatura che, grazie a un tamburo rotante, filtra il fluido sieroso che di crea in seguito alla sezionatura del frutto.

Per la polpa così ottenuta arriva così il momento del riempimento e della colmatura, non solo in vetro o barattoli, ma anche in sacchi per la rilavorazione o in brik multistrato per il consumo diretto.

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